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mar 11 apr

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Auditorium Casa dell'Economia

Festival Pianistico Internazionale Larius - concerto n. 1

Gioachino Rossini: Petite Messe Solennelle Primo pianoforte: Andrea Cantù Secondo pianoforte: Sabine Weyer Harmonium: Marco Cadario Direttore e concertatore: Giovanni Pompeo Soprano: Alessandra Rizzini Mezzosoprano: Marta Pluda Tenore: Antonio Mandrillo Basso: Alfonso Ciulla Coro Claudio Merulo (RE)

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Festival Pianistico Internazionale Larius - concerto n. 1
Festival Pianistico Internazionale Larius - concerto n. 1

Orario & Sede

11 apr 2023, 21:00

Auditorium Casa dell'Economia, Viale Tonale, 30, 23900 Lecco LC, Italia

Ospiti

Info sull'evento

Gioachino Rossini: Petite Messe Solennelle

Primo pianoforte:  Andrea Cantù Secondo pianoforte: Sabine Weyer

Harmonium: Marco Cadario

Direttore e concertatore: Giovanni Pompeo

Soprano: Alessandra Rizzini

Mezzosoprano: Marta Pluda

Tenore: Antonio Mandrillo

Basso: Alfonso Ciulla

Coro "Claudio Merulo" di Reggio Emilia

Soprani: Paola Tognetti e Margherita Marini

Mezzosoprani: Grazia Gira e Alessandra Perbellini

Tenori: Gianluigi Gremizzi e Marco Guidorizzi

Bassi: Simone Nicoletto e Angelo Lodetti

Verrà utilizzato il pianoforte Boesendorfer del 1853 suonato da Gioachino Rossini e un harmonium Debain simile a quello usato per la prima esecuzione assoluta della Messa.

Andrea Cantù

Di Andrea Cantù Aldo Ciccolini ha scritto: “La sua sensibilità musicale mi commuove”. Diploma con lode al Conservatorio di Como sotto la guida di Mario Patuzzi, perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo, all’Ecole Normale de Musique A. Cortot di Parigi, all’Accademia di Imola e Master alla Guildhall School di Londra, vincitore di numerosi premi pianistici nazionali e internazionali (Caraglio, Giussano, Monterosa Kawai, Maria Giubilei, PianoCity Milano, Premio Terraneo, London international Grand Prize Virtuoso). Si è formato con maestri del calibro di Aldo Ciccolini, Emilia Fadini, Boris Petruschansky, Roberto Plano, Sergio Perticaroli, Ronan O’Hora, Caroline Palmer. E' laureato in scienze dei servizi giuridici presso l’Università di Pavia, mentre ora studia medicina in inglese alla International Medical University Saint Camillus di Roma. Si è esibito in luoghi prestigiosi come la Salle Cortot di Parigi, l’auditorium del Museo degli strumenti musicali di Bruxelles, la Royal Albert Hall di Londra, la Sala dei Teatini di Piacenza, il Teatro Bibiena di Mantova, il Museo della Permanente a Milano, l’Accademia Musicale di Sarajevo Est, il Museo Ruggero Leoncavallo a Brissago (Svizzera), la Fundacion Eutherpe di Leon (Spagna); al momento ha in programma concerti in Italia, Romania, Bosnia ed Erzegovina, Germania. Ha inciso le Variazioni Goldberg di J. S. Bach per la casa discografica Halidon, riscuotendo grande successo. È stato membro di giuria al Concorso Musicale Internazionale Akordeon Art Plus a Sarajevo Est, nell’ambito del quale è anche stato invitato a tenere concerti e masterclass. Ha fondato, nel 2017, il Festival di beneficenza pro terremotati Musicisti del Mondo per il centro Italia e nel 2021 il Festival Pianistico Internazionale Lago di Lecco. E' presidente dell’Associazione Cantici di Libertà e ideatore nonché direttore artistico del Festival Pianistico Internazionale Larius. Ha recentemente presentato una sua relazione, poi pubblicata, “The musical rhytm perception by the brain” per l’ottavo simposio “Medicina u umetnosti” (trad. “La medicina nell’arte”) a Zaječar, Serbia. Oltre alle attività suddette, compone musica, poesia e fa ricerca musicologica a partire dai compositori legati ai pianoforti appartenenti alla sua collezione, come Felice Boghen, Gioachino Rossini, Silvio Mix, Vincenzo Tommasini, Giuseppe Gabetti, Charles Aznavour, Lauro Rossi, Ignaz Moscheles, Giuseppe Verdi, Oscar Espla, Salvador Bacarisse. Nel 2023 pubblica il suo primo libro di poesie, "L'aquila e la farfalla", per Corponove Editrice.

Sabine Weyer

Acclamata come "una delle più importanti giovani pianiste di oggi" dall'International Piano Magazine, Sabine Weyer ha dimostrato un eccezionaletalento musicale fin dalla prima infanzia. Dopo la formazione iniziale al Conservatorio di Esch-Alzette in Lussemburgo, ha studiato in Francia, Belgio e Regno Unito sotto la guida, tra gli altri, di Bernard Lerouge (diploma di perfezionamento al CRR di Metz, Francia), Vassil Guenov (Belgio), Aleksandar Madzar (master in pianoforte al Koninklijk Conservatorium di Brussel, Belgio), Rustem Hayroudinoff (Royal Academy of Music di Londra, Regno Unito). Con la guida di artisti eminenti come Paul Badura-Skoda, Oxana Yablonskaya, Aquiles delle Vigne, solo per citarne alcuni, Sabine Weyer è diventata una pianista che mostra "uno spirito di ricerca in armonia con una tecnica mozzafiato" (Colin Clarke, International Piano Magazine, marzo 2021). Avendo sviluppato una forte personalità musicale, caratterizzata da un'enorme sensibilità e da una profonda curiosità per le opere meno conosciute del repertorio, Sabine Weyer sorprende regolarmente il suo pubblico con programmi intelligenti, mettendo in luce compositori poco suonati e meritevoli di maggiore interesse. Grazie a questo approccio, la sua recente registrazione di opere per pianoforte di N. Miaskovsky e N. Bacri ha attirato un'enorme attenzione mediatica e ha scatenato un'ondata di entusiasmo nella stampa specializzata (BBC Music Magazine, Fono Forum, Gramophone, International Piano Magazine, Pizzicato, BBC Radio 3, France Musique, ecc.) La discografia di Sabine Weyer ha vinto numerosi premi, come il Pasticcio Prize dell'ORF in Austria, il Supersonic Award di Pizzicato, il Grand Frisson della rivista Audiophile ecc. e i suoi album sono stati nominati più volte per i premi ICMA e Opus Klassik in Germania. Esibendosi sui palcoscenici più prestigiosi del mondo (Philharmonie Berlin, Philharmonie Luxembourg, Tonhalle Zürich, Philharmonie Am Gasteig München, Salle Cortot Paris, Shanghai Concert Hall, Moscow Conservatory Hall, Royal Albert Hall London, Konzerthaus Wien, ecc.), Sabine è anche regolarmente invitata a festival internazionali e si esibisce spesso con orchestre come la Nordwestdeutsche Philharmonie (per la registrazione di "A light in the dark"), i Solisti di Sofia, la Filarmonica Nazionale Ucraina, Nuove Musiche, l'orchestra del Landestheater Trier, la Kurpfälzisches Kammerorchester ecc. sotto la guida di direttori come Erich Polz, Plamen Djouroff, Eric Lederhandler, Wouter Padberg, Daniel Raiskin...Tra i suoi partner di musica da camera figurano musicisti famosi come AlekseySemenenko, Pavel Vernikov, Svetlana Makarova, Alena Baeva, Gary Hoffman, Yury Revich, Mindaugas Backus e Julien Beaudiment.

Dal 2015, Sabine Weyer è insegnante di pianoforte presso il Conservatoire de la Ville de Luxembourg, realizzando il suo desiderio di trasmettere le conoscenze musicali alle giovani generazioni. Come pedagoga, è stata invitata a insegnare in masterclass all'estero, tra cui l'Accademia estiva Scriabin in Italia, l'Università Normale di Pechino in Cina e l'Accademia musicale estiva europea di Djakova/Kosovo.

Marco Cadario

Allievo al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, a 19 anni si è diplomato in pianoforte nella classe del M° A. Colombo. Ha seguito Corsi Internazionali di Perfezionamento tenuti dai Maestri Balzani, Ciccolini, Ashkenazy e Perticaroli. Si è diplomato in “Fortepiano e pianoforte romantico” presso la prestigiosa Accademia Pianistica Internazionale di Imola, sotto la guida del M° Fiuzzi. Ha condotto ricerche su autori italiani del XIX secolo, in particolare su Padre Davide da Bergamo. Le sue interpretazioni su strumenti storici hanno riscosso l’apprezzamento dell’illustre organista M° Giancarlo Parodi per la solida tecnica esecutiva e il raffinato gusto nella scelta dei registri. Dal 2001 si è esibito in duo con il Soprano Barbara Frittoli, e con le prime parti delle più importanti orchestre del mondo: Fabrizio Meloni – Teatro alla Scala, Steve Rosse - Sydney Symphony Orchestra, Joseph Alessi - New York Philharmonic Orchestra. Si è esibito come solista con l’ Orchestra Sinfonica di Sanremo nei concerti per Organo e Orchestra di Haendel e nel Concerto per Organo, Viola ed orchestra di J. Michael Haydn. Nel 2017 è stato solista nella prima esecuzione italiana della Terza Sinfonia di A. Khachaturian per Organo, 15 Trombe e Orchestra, presso il Teatro Sociale di Sondrio. Ha tenuto diversi concerti nell’ambito del “Reate Festival” sul Pontificio Organo Dom Bedos-Roubo della Basilica di San Domenico in Rieti, trasformando secondo la critica, “l'organo francese del 1700 in organo Serassiano. Rimarchevole la precisione e la pulizia dell'esecuzione. Memorabile!”. Ha inciso per Sonitus un CD interamente dedicato al ‘700 italiano sull’ organo Rossi 1783 dell’ Eremo di santa Caterina del Sasso (Leggiuno-VA) ed uno dedicato a Padre Davide da Bergamo dal titolo “L’organo bandistico-orchestrale” sull’ organo G. Franzetti del 1849 (Caravate – VA). Tra i suoi CD uno con il Trombettista Gabriele Cassone (inciso con strumenti originali XIX sec.), uno dedicato a Bottesini, in duo con Ermanno Ferrari ed uno su 3 fortepiani dell’ “Accademia B. Cristofori” di Firenze, con prime incisioni di brani di C. Ph. E. Bach e di Joh. Chr. Bach. E’ regolarmente ospite di importanti Rassegne organistiche. Si è esibito in numerosi concerti in tutta Europa nelle più importanti sale (Barcellona Palau de la Musica, Madrid Auditorium Nacional de la Musica, Montpellier Teatro Le Corum, Milano Sala Verdi, Genova Teatro Carlo Felice, Pesaro Teatro Rossini...). Nell’ ottobre 2013 ha tenuto la sua terza tournée negli USA durante la quale si è esibito sul grande organo Ruffatti 1971 della St. Mary Cathedral in San Francisco.

Giovanni Pompeo

Dopo gli studi di composizione e corno a Matera, si è formato al Teatro alla Scala di Milano, negli anni in cui ha collaborato con l’orchestra del teatro e con l’omonima Filarmonica, sotto la guida dei più importanti direttori del mondo (Muti, Gergiev, Luisi, Temirkanov, Levine, Chung, Sinopoli). Fondamentale per l’accrescimento e la maturazione musicale è l’incontro con il M°Aldo Ceccato, uno dei più importanti direttori d’orchestra del secondo Novecento, esponente di spicco della scuola direttoriale del celebre direttore rumeno Sergiu Celibidache. Il critico musicale del Corriere della Sera Paolo Isotta gli ha dedicato un autorevole ritratto in “La virtù dell’elefante”, bestseller pubblicato nel 2014 da Marsilio, definendolo “uno dei musicisti più straordinari che io conosca”. Direttore artistico e musicale dell’Orchestra di Matera e della Basilicata (sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Regione Basilicata), dirige con successo opere e concerti in Italia e all’estero. Di particolare rilievo le recenti acclamate direzioni alla testa del Teatro dell’Opera di Tirana, Teatro dell’Opera di Craiova (Romania), Cairo Symphony Orchestra, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, Teatro Nazionale dell’Operetta di Bucarest, Orchestra Camerata XXI di Reus (Spagna), Kazakhstan National Symphony Orchestra, Harmonie Ensemble di Valencia (Spagna), le direzioni al Teatro dell’Opera di Stato di Varna (Bulgaria), Orchestra della Radio-Televisione nazionale della Serbia RTS Belgrado, Orchestra ISSM Boccherini di Lucca, Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, Filarmonica di Pitesti (Romania), Orchestra Filarmonica della Calabria, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Internazionale d’Italia, Orchestra “Antonio Vivaldi”, Orchestra Filarmonica di Benevento, Wam Band, Ensemble Gesualdo. E’ direttore musicale dell’IMES (International Music Event Society) – Festival dell’Opera Lirica in Toscana. Il vasto repertorio diretto va dal Barocco ad oggi, con opere di Puccini, J. Strauss, Menotti, Verdi, Pergolesi, Rossini, Mozart, e lavori sinfonici da Beethoven a Shostakovic e Stravinsky, da Varèse a Boulez, da Schumann a Mahler e Britten, da Mozart e Cherubini a Henze e Prokofiev, da Tchaikovsky a Mussorgsky e Ravel. Ha diretto in prima esecuzione assoluta “Musiche per Matera” di Georg Friedrich Haas, considerato “il più importante compositore al mondo del XXI secolo” (Classic Voice Magazine). Quest’opera, di cui è stato anche ideatore e direttore artistico nell’ambito del palinsesto di Matera 2019, ha vinto il prestigioso Premio Abbiati della critica musicale come “migliore novità dell’anno 2019”. Opera di grande impatto, anche mediatico, è stata inserita dal giornaledellamusica fra i 10 migliori concerti del 2019 e recensita da importanti testate internazionali. Tra le altre “prime assolute” dirette, spiccano la “Missa Vox Dei” del compositore Nicola Campogrande (direttore artistico del Festival MiTo, conduttore Rai 5 e Rai Radio 3, 2, musicologo e scrittore), “Stupor mundi” e “Canto di Azuma” del compositore di origine lucana Damiano D’Ambrosio, “Sliding doors” di Alberto Bocini, “Musica per archi” di Gabriele Cosmi. In occasione della Cerimonia Inaugurale dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ha diretto alla Cava del Sole l’Inno alla gioia di L.v. Beethoven - eseguito da circa 2000 musicisti provenienti da tutta Europa - nonché le esecuzioni musicali (con solista Stefano Bollani) per la Cerimonia serale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha inoltre diretto in occasione dell’inaugurazione di Plovdiv Capitale Europea della Cultura 2019. Ha partecipato a festival internazionali e nazionali collaborando con solisti come Enrico Bronzi, Ksenia Milas, Ettore Pellegrino, Cesare Chiacchiaretta, Kristian Benedikt, Raffaella Cardaropoli, Domenico Colaianni, Paolo Fresu, Marco Pierobon, Abigeila Voshtina, Roberta Mantegna, Loriana Castellano, Sandro Laffranchini, Gabriele Cassone, Marco Schiavo, Alberto Bocini, Grazia Raimondi, Leonardo Colafelice, Carlo Romano, Lorena Valero. I prossimi appuntamenti prevedono opere e concerti in Italia, Spagna, Messico, U.S.A., Brasile, Polonia, Grecia, Bulgaria, Romania, Germania, Israele, Egitto, Kazakhstan. Come direttore artistico, ha ideato e curato eventi di rilievo internazionale, coinvolgendo partner autorevoli e ottenendo prestigiosi riconoscimenti: tra questi la targa rappresentativa del Presidente della Repubblica e il Premio Abbiati 2019. Si è anche dedicato all'organizzazione di progetti educativi sociali e culturali per bambini e ragazzi più bisognosi. In questo contesto ha promosso la creazione di diverse orchestre infantili e giovanili ispirate al “Sistema Abreu” (progetto al quale il Maestro Claudio Abbado ha dedicato le sue energie negli ultimi anni della sua vita). Nell’ambito delle diverse attività di docenza e divulgazione, ha tenuto una masterclass per giovani direttori d’orchestra per l’Accademia AIDO presso il Palau de les Arts di Valencia (Spagna) e una lezione-testimonianza nel corso di “Gestione dei beni musicali” all’Università di Bologna. E’ docente di musica d’insieme al Conservatorio di Musica di Matera. E’ stato insignito del Premio “Unpli Basilicata” 2021, assegnato ai lucani che “con il loro operato danno lustro alla regione in campo nazionale ed internazionale”.

Coro Claudio Merola, di Reggio Emilia

Si costituisce a Reggio Emilia nell’autunno del 1957 assumendo il nome del famoso musicista nato in terra reggiana (Correggio 1533-Parma 1604). Ottiene la prima importante affermazione con l’invito ad eseguire la "Petite Messe Solennelle" di Rossini al Festival Internazionale "Autunno Musicale" di Como, e subito dopo, all’inaugurazione del restaurato Teatro Accademico del Bibbiena a Mantova. Dal 1970 è impiegato nella stagione lirica del Teatro "Romolo Valli" di Reggio Emilia e collabora con l’Orchestra Sinfonica dell’ Emilia Romagna "A. Toscanini". Il suo repertorio abbraccia il periodo che va dal 1500 allla musica contemporanea. Oltre agli abituali programmi polifonici ha eseguito lavori sinfonico-corali di Carissimi, Bach, Cherubini, Rossini, Berlioz, Stravinskij, opere teatrali Purcell, Rameau, Haendel, Mysliveck, Janaceck, Nino Rota, Schumann, Brahms e Faurè. Nel maggio 1998 ha partecipato al gemellaggio tra la Provincia di Reggio Emilia e la cittadina tedesca di Maulbronn eseguendo un programma polifonico comprendente la "Missa Papae Marcelli" di G.P. da Palestrina nella famosa abbazia medioevale germanica divenuta monumento culturale di rilevanza mondiale. Nel 1998 incide per la Fonè la "Messa di Gloria" di Pietro Mascagni sotto la direzione del M° Daniele Callegari. Nel Giugno 1999 in occasione del gemellaggio con la città texana di Fort Worth si esibisce con il coro e l’Orchestra Sinfonica della città’ nel Requiem di Faurè. Dal 2000 numerosi elementi sono anche componenti del Coro del Teatro Regio di Parma e del Festival Verdi. Il Coro è stato scritturato in produzioni di opere contemporanee a Ferrara con "La morte di Klinghoffer" di J. Adams, ed a Reggio Emilia e Milano con "Il Processo" di A. Colla. Nelle varie produzioni è stato impenato sotto la guida di rinnomati direttori d'orchestra fra i quli G.Gavazzeni, R. Gandolfi, G.Morandi, P. Fournillier, S.Ranzani, F.Lanzillotta, A.Battistoni. Nella primavera del 2022 il Coro è stato ingaggiato dalla Fondazione I Teatri per il Barbiere di Siviglia di Rossini eseguito al Teatro Valli ed al Teatro Pavarotti di Modena: mestro del coro Martino Faggiani, direttore d'orchestra Leonardo Sini. Sempre per la Fondazione I Teatri in ottobre è stato impegnato nello spettacolo “BROKEN CHORD” ideato da Gregory Maqoma & Thuthuka Sibisi. Il 17 dicembre 2022 assieme all'Orchestra Toscanini ha partecipato attivamente nel concerto “Visioni d'Opera Don Bonaparte”, musica di Alberto Franchetti, presso il Teatro Ariosto di RE. Opera che verrà messa in scena in prima mondiale nel giugno 2023.

Concerto organizzato in collaborazione con Orchestra Antonio Vivaldi.

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